A partire dai contenuti della Convenzione dei Diritti del Disabile, approvata dall’ONU nel 2006 con particolare riferimento agli articoli 3 (principi generali), 26 (adattamento e riabilitazione) e 30 (partecipazione alla vita culturale e ricreativa, agli svaghi e allo sport), il progetto focalizza l’attenzione su un aspetto importante nell’educazione e nell’inclusione delle persone con disabilità: la gestione del tempo libero, una “scoperta” piuttosto recente.
Fino a qualche anno fa, infatti, la quasi totalità degli studi e dei programmi educativi attribuivano una netta priorità a problematiche come la riabilitazione, l’inserimento scolastico e lavorativo, considerate più pressanti, ritenute garanti di un soddisfacente livello di benessere.
Questa impostazione ha limitato l’integrazione delle persone con disabilità escludendole da altri ambiti comunque rilevanti: la cultura, lo svago e lo sport.